La riproposizione su LA5, in seconda serata il 20 marzo 2022, di “Patch Adams“ il film di Tom Shadyac e con Robin Williams attore protagonista, sulla storia vera di Patch Adams, il medico ideatore di un modo nuovo di cura basato sul sorriso, mi ha suggerito l’idea di ritornare su un tema a me assai caro.
"Il riso fa buon sangue"
Tante persone entrano in farmacia perchè afflitte da una sofferenza. E strappar loro un sorriso o, meglio, regalare un sorriso come recita il motto delle Farmacie Uniclub di cui facciamo parte, è estremamente importante. E salutare. Perché è scientificamente vero che "Il riso fa buon sangue".
Un po’ di storia
La risata è sempre stata associata simbolicamente alla vita e alla fecondità e contrapposta alla morte. “L'umorismo è il più potente meccanismo di difesa” affermava Freud. Già nell’antichità classica era riconosciuta l’importanza della risata. Risale agli antichi Greci il detto che raccomanda di “non guastarsi il sangue”. Gli stessi filosofi dell’antichità hanno celebrato l’importanza del ridere e dell’umorismo: da Platone ad Aristotele, che dedicò interi studi alla risata, evidenziando come il riso fosse proprio dell’uomo.
Nel medioevo, il riso non era libero di esprimersi, soffocato com’è da una morale ferrea, connotata da pregiudizi: l’idea secondo cui “Gesù non ha mai riso”, aveva demonizzato il riso”. Di qui una visione negativa della risata com’è stato descritto nel “Il nome della rosa” di Umberto Eco, dove padre Jorge distrugge l'ultima copia rimasta al modo del libro di Aristotele che tratta della commedia e del riso per impedire che il mondo potesse conoscere quelle “pericolose” teorie.
Ovviamente, non è che il cristianesimo non riconoscesse al riso una funzione positiva; valga per tutti l’esempio di San Francesco d’Assisi, il “Giullare di Dio”. Né mancano, nella nascente letteratura volgare, opere fondate sulla comicità e sull’umorismo (Boccaccio: il Decamerone). Ma è solo nel XVI secolo, con l’ Elogio alla follia di Erasmo da Rotterdam, che la comicità ritorna a essere vista positivamente.
Le ragioni scientifiche degli effetti benefici della risata.
Ridere coinvolge tutte le parti del corpo umano: il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la pressione arteriosa diminuisce, i muscoli si rilassano. E più la risata è esplosiva e spontanea, tanto più avviene una generale caduta della tensione nervosa.
Anche la chimica del sangue ne risulta modificata: il senso dell’umorismo infatti è in stretta relazione con il sistema immunitario, soprattutto se sotto stress. La risata può rallentare la produzione di quelle sostanze che impoveriscono il sistema immunitario, come il cortisone; inoltre stimola la liberazione di sostanze che potenziano il sistema immunitario, come le betaendorfine: e le endorfine hanno la capacità di regolare l'umore e a sopportare meglio lo stress. E’ sulla base di tali studi che si è affermata la psiconeuroendocrinoimmunologia (P.N.E.I.), che studia l'influenza diretta degli stati mentali e delle emozioni sul sistema immunitario e viceversa, sostanziando la correlazione tra le emozioni ed il sistema immunitario. Corpo e mente non sono cioè due mondi separati, ma due parti che si influenzano reciprocamente. E dalla constatazione che attraverso la risata viene favorita la produzione di endorfine, è nata la “scienza della risata” (la gelotologia) che studia il fenomeno del ridere e le sue potenzialità terapeutiche.
Patch Adams e la clownterapia
La clown terapia si deve al dottor Hunter “Patch” Adams, reso celebre dal film ricordato in esordio. Il dottor Adams iniziò degli studi sui pazienti ricoverati in ospedale, cercando di capire che cosa potesse dar loro gioia e serenità. Consapevole che il riso portasse un enorme beneficio, Adams iniziò a girare in ospedale vestito da clown per curare i malati anche con terapie alternative a quelle tradizionali. Il sogno di Adams divenne realtà nel 1983, quando realizzò un ospedale gratuito, concepito e organizzato come una casa accessibile a tutti e dove le cure mediche fossero integrate da attività ludiche, dimostrando così come lo stato emotivo giocasse un ruolo significativo nel decorso della malattia. Nell’ospedale di Adams il buon umore, la gioia, la creatività erano elementi integranti della cura. Patch Adams inventò così il “clown-dottore”.
La clown terapia oggi
La clown terapia è oggi diffusa e molti medici hanno scelto di far entrare i clown nelle corsie nella consapevolezza che ci sono dei metodi migliori della mortificazione e della sofferenza psicologica, oltre che fisica, per affrontare le malattie. In Italia i primi esperimenti di clown terapia risalgono agli anni '90, rivolti esclusivamente ai bambini. Più recentemente, sempre più ospedali accolgono associazioni di clown terapia anche nei reparti per adulti. La Regione Puglia ha anche emanato una Legge Regionale (L.R. 60/2017) che disciplina la Clownterapia, stanziando fondi ad hoc e prevedendo la figura professionale del “clown di corsia”. Tuttavia, ancora oggi La clown terapia rimane fondamentalmente assicurata da associazioni di volontariato.