E’ la più comune infezione batterica dopo la polmonite, tanto che una donna su due la contrae almeno una volta nella vita. Stiamo parlando della cistite, che è un’infiammazione della mucosa vescicale, più frequente nelle donne ma che non risparmia neanche gli uomini. Può essere dolorosa e fastidiosa ma, generalmente, non è pericolosa, a meno che l'infezione non si estenda ai reni.
Il processo infiammatorio a carico della vescica può essere acuto o cronico: l'infezione, infatti, può risolversi dopo un solo episodio, oppure, quando trascurata, ripresentarsi e cronicizzarsi; in questo secondo caso, il processo infettivo può estendersi pericolosamente alle alte vie urinarie
Batteri, funghi, virus, stitichezza, alcuni metodi contraccettivi, un’igiene non corretta ma anche particolari condizioni dell’organismo, come gravidanza e menopausa, sono le cause più frequenti della cistite.
La cistite si manifesta con dolore e bruciore, prima, durante e dopo la minzione, talvolta con febbre. Spesso è provocata da infezioni da batteri intestinali, quali l’Escherichia Coli. Nei bambini i sintomi sono più generici: irritabilità, vomito, inappetenza, febbre senza un’apparente causa precisa. Negli adulti, oltre ai disturbi appena citati, si possono riscontrare risvegli notturni, stimolo continuo ad urinare, cattivo odore dell’urina che si presenta di colore torbido e/o con tracce di sangue. Nel caso di infezioni renali si ha anche febbre con tremori, dolore al fianco o al fondo schiena, stanchezza.
Si è inoltre riscontrato come le cistiti siano più frequenti in persone che subiscono vessazioni, imposizioni o che vivono conflitti con il partner. Spesso, infatti, si manifestano improvvisamente dopo uno stato di collera, di rabbia o a seguito di delusioni e frustrazioni.
Omeopatia e fitoterapia ci vengono in aiuto nella prevenzione e nella cura delle recidive. Vediamoli assieme.
Rimedi omeopatici:
Cantharis 9 ch granuli: per cistite con dolore bruciante prima e dopo la minzione e con bisogno continuo di urinare. Si aggrava con la minzione e migliora con applicazioni calde.
Causticum: quando si accusano dolori brucianti e taglienti durante la minzione, difficoltà ad urinare, irritazione e prurito. Si si aggrava con il freddo.
Nux Vomica: utile anche nelle calcolosi renali. I sintomi sono stimolo a urinare con sensazione di pienezza ma fuoriuscita solo di piccole quantità di urina. Si aggrava col freddo, la rabbia, l’alcol, durante la defecazione e migliora con bagni caldi.
Staphisagria: si manifesta in seguito a collera, vessazioni, umiliazioni, dispiaceri. Sintomi: dolore bruciante, urine chiare, migliora durante la minzione
Rimedi fitoterapici:
Mirtillo rosso conosciuto anche come Cranberry (mirtillo rosso in inglese). E’ una pianta che cresce spontaneamente nel Nord America: il frutto è una bacca rossa agrodolce. Il mirtillo rosso ma anche l’uva ursina sono senz’altro rimedi più efficaci. Spesso vengono prescritti in aggiunta alla terapia antibiotica al fine di ridurre il tasso di recidive da cistite. La loro efficacia, aumenta se prescritti in associazione a corrette misure igienico-comportamentali o, quando necessario, abbinati ad una terapia antibiotica. Il Mirtillo rosso ha attività antimicrobica e antinfiammatoria, è utile anche nell’adenoma prostatico e fibromi uterini. Per la sua attività stimolante le difese immunitarie si utilizza anche nelle coliti spastiche o diarroiche, meteorismo e disturbi intestinali.
Il Mirtillo rosso è soprattutto conosciuto perché particolarmente adatto a disturbi acuti e cronici delle vie urinarie e per le prostatiti. I tannini contenuti nel succo della pianta, infatti, avvolgono in un film i batteri e ne ostacolano lo sviluppo. Il succo inoltre impedisce ai batteri di aderire alle pareti della vescica ed abbassa il ph dell’urina, rendendola acida e creando un ambiente sfavorevole ai batteri. Assunto regolarmente contrasta altresì l’osteoporosi, grazie alla grande quantità di calcio naturale contenuta.
L’Uva ursina, è un potente antiinfiammatorio naturale, oltre che diuretico. E’ un piccolo arbusto sempreverde, i cui frutti sono bacche globose, rosse, contenenti una polpa acida e farinosa non commestibile. Il nome uva ursina deriva dal latino “uva ursi”, poiché gli orsi sono ghiotti dei suoi frutti. Favorisce l’eliminazione della renella e di piccoli calcoli ed è utilissima per cistiti ed infezioni recidivanti. Ha inoltre azione batteriostatica e antisettica delle vie urinarie. Per potenziare la sua efficacia è importante assumere l’uva ursina con acqua e sodio bicarbonato che ne attiva i principi.
Per le cistiti, a prescindere dall’eventuale terapia antibiotica di competenza del medico, ma anche in via preventiva al sorgere dei primi sintomi, consiglio di abbinare Mirtillo rosso ed Uva ursina. Rimedi fitoterapici che prepariamo nel nostro laboratorio galenico.